Alagna Valsesia

La stazione di Alagna, ubicata alla testa della Valsesia, alle pendici del Monte Rosa è conosciuta a livello internazionale come il vero paradiso del Freeride e della cultura Walser.

Gli impianti piemontesi del comprensorio Monterosa Ski, si sviluppano fra i 1.212 metri dell’abitato sino ai 3.030 metri del Passo dei Salati. Proseguono grazie al collegamento con la Valle d’Aosta fino a quota 3.275 con l’impianto che dal Passo dei salati porta a Punta Indren e fino a Champoluc.

Nell’area sono presenti: una telecabina, due seggiovie, un impianto Funifor, uno skilift e due tappeti per sciatori. Le piste servite sono complessivamente 11, ma diventano oltre 30 se si considerano le tre valli, Valsesia, Valle di Gressoney e di Ayas, collegate dagli impianti e percorribili interamente sci ai piedi. A garantire l’innevamento concorrono la quota e un ingente impegno di mezzi e personale, che consentono ormai di innevarle anche in assenza di precipitazioni, per il 95%.

Sci e freeride in inverno, alpinismo in alta quota in estate. Le discese si prestano agli sciatori con particolare esperienza e competenza, ma anche i principianti trovano spazio per apprendere le discipline sulla neve.

Il paese di Alagna ha saputo custodire nei secoli il patrimonio culturale Walser. La tradizione è ben radicata e tutt’ora presente e si può vivere nelle abitazioni tipiche, nei mulini ad acqua, nei forni e nelle fontane in pietra che popolano le sue oltre trenta frazioni. La lingua Titschu e con essa le tradizioni ed i costumi di questo popolo rappresentano un tesoro inestimabile, da sempre tutelato e tramandato.

La storia degli impianti di Alagna

Il primo impianto di risalita presente ad Alagna, risale ai primi anni ’50. Fu costruita un’ovovia per dare sprint all’albergo Belvedere, imponente struttura appoggiata sul Belvedere di Otro, pubblicizzato come punto tappa per la salita alla Capanna Margherita; un progetto temerario, primo passo verso il sogno di raggiungere il Monte Rosa con gli impianti, che avrebbe fatto poi la fortuna di Alagna. L’ovovia del Belvedere partiva dalla Piazza Belvedere di Alagna per arrivare all’omonima punta di Otro. Questo impianto è stato in uso per circa 20 anni dal 1955 ai primi anni '70 portando un notevole sviluppo e crescita del turismo in questo paese tra le montagne; un paese orgoglioso, presuntuoso e ambizioso: Alagna.

I primi passi

Nel 1957, l’ingegner Giorgio Rolandi, lungimirante imprenditore e mecenate Milanese, progettò e finanziò un’opera che avrebbe poi stravolto l’economia del paese. La funivia di Rolandi impiegò gran parte della gente di Alagna e Riva nella sua costruzione, riaccese gli animi e stimolò la ripresa economica portando un benessere per tutta la popolazione della valle. Gli scavi, i plinti vennero fatti tutti a mano. Ci volle più di un mese per tirare su le funi, cosa che oggi basterebbe un giorno o due di lavoro in elicottero. Ma a quei tempi non c’erano strade, non c’erano elicotteri... Si lavorava da marzo a novembre, con qualsiasi condizione meteo per la realizzazione di quest’opera. La tecnologia si faceva largo sul Monte Rosa e la costruzione del cavalletto del Mullero, alto 65 metri con 7 m di fondamenta, fu un primato per l’epoca. Gli ski lift di Indren e del Bors diedero il via alla stagione dello sci in quota e crearono i presupposti per il Freeride Paradise d’inverno e la porta sul Monte Rosa d’estate.

Monterosa 2000 è il motore della Valsesia.

Il rinnovamento

La prima grande tappa di rinnovamento degli impianti ebbe luogo nell’estate del 2000, quando venne demolita la funivia Alagna-Zaroltu- Bocchetta delle Pisse e sostituita con un impianto a cabinovia ad agganciamento automatico che parte dai 1200 mt s.l.m. fino al 2050 mt dell’alpe Pianalunga. E da un secondo impianto di seggiovia biposto ad attacchi fissi, che parte da Pianalunga per arrivare ai 2400 mt della Bocchetta delle Pisse. Le due innovative strutture partono dal Piazzale delle Funivie ad Alagna, ripercorrendo la stessa linea dell’impianto precedente. Nel 2000, questi primi due impianti rappresentano il “primo lotto del progetto Monterosa” con lo scopo di portare rinnovamento totale del versante Alagnese con il relativo collegamento intervallivo tramite impianti a fune con la Valle D’Aosta e quindi con il versante di Gressoney La Trinitè.

L’ingresso nel comprensorio Monterosa Ski

Il terzo troncone, costruito nel 1965, che collegava La Bocchetta delle Pisse ai 3260 mt della Punta Indren, restò in funzione ancora fino all’estate del 2007, quando venne sostituito con un impianto di più moderna concezione. Il “secondo lotto” di rinnovamento del progetto Monterosa, è caratterizzato dall’installazione di un impianto funiviario chiamato Funifor. Rappresenta la possibilità di collegamento in quota tra la Regione Piemonte e la Valle D’Aosta e copre il dislivello tra i 2040 mt dell’alpe Pianalunga ed i 2980 mt del Passo dei Salati.

I primi due impianti, seppur moderni e tecnologici, appartengono a una tipologia consolidata di impianto a fune. Il Funifor, invece, è stata una novità assoluta di carattere impiantistico a livello Italiano, Europeo e mondiale. Ha due vie di corsa, dunque le due vetture si muovono in maniera totalmente indipendente portando molti vantaggi in termini di esercizio e di sicurezza dei passeggeri. L’impianto di tipo Funifor ha sancito l’entrata a tutti gli effetti del versante Alagna nel comprensorio Monterosa Ski già costituito dalle valli di Gressoney La Trinitè e di Ayas, con la località di Champoluc.

Le piste di discesa e gli impianti di innevamento.

Tra il 2003 e il 2004 fu realizzata la Pista Olen, un tracciato che si svolge nell’omonima valle, fino ad allora esplorata solo con panoramici fuoripista. Nell’estate del 2005 tra la Bocchetta delle Pisse, Pianalunga ed Alagna, è stato realizzato un nuovo impianto di innevamento programmato, che ha garantito la possibilità anche in assenza di precipitazioni naturali, di innevare e rendere fruibili agli sciatori le zone di Bocchetta delle Pisse, Pianalunga e fino all’abitato di Alagna. L’ingresso di Alagna nel Monterosa Ski, con il collegamento funiviario e con gli interventi sopra descritti, ha segnato per l’intero paese un momento di grande fervore turistico ed ha significato un notevole aumento di presenze soprattutto nella stagione invernale.

Gli interventi più recenti

Agli impianti precedentemente realizzati si aggiunge un tapis roulant, al servizio di un'area principianti in località Pianalunga.

Nel 2017 viene completata la costruzione della seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico Cimalegna. Il nuovo impianto connette la stazione intermedia del Funifor con la quota di 3030 metri, poco oltre il Passo dei Salati. L'entrata in funzione ha significato un aumento della portata lungo la tratta Pianalunga-Cimalegna-Passo dei Salati, una significativa riduzione dei tempi di attesa ed un trasporto più efficiente al servizio delle piste blu di Cimalegna. 

A supporto del precedente intervento e con l'obbiettivo di sostenere gli accessi al comprensorio, nel 2018 vengono aggiunte 11 vetture alla telecabina Alagna-Pianalunga.

Nel 2019 viene realizzata la nuova pista nera Mullero Competition, strategica dal punto di vista commerciale, agonistico e di fruizione dell'impianto seggiovia Bocchetta delle Pisse. Si procede intanto al completamento dell'impianto di innevamento programmato sul nuovo tracciato e sull'altopiano di Cimalegna.

Nell'autunno 2020 terminano i lavori del bacino artificiale Mullero, a sostegno e potenziamento dell'impianto di innevamento programmato.

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